Quante volte è capitato di fissare per intere ore pagine e pagine senza minimamente riuscire a concentrarsi, o si è ripetuta la frase «non riesco a studiare»? Cali di attenzione, distrazione e stanchezza possono minare inequivocabilmente le performance, soprattutto in ambiti scolastici o accademici.
Spesso si pensa di poter risolvere il problema bevendo una bevanda zuccherata, un energy drink o semplicemente mangiando un panino in modo tale da mettere zuccheri in corpo. Questa scelta, però, non fa altro che dare una mera e breve illusione di aumento di energia, prima di far ripiombare nuovamente la mente nello stato di sonnolenza precedente.
Durante l’intera giornata l’alimentazione assume un ruolo essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo. La scelta di alimenti giusti e sani permette di migliorare prestazioni e performance non solo fisiche ma soprattutto mentali. Innanzitutto, è di fondamentale importanza rispettare i pasti giornalieri, a cominciare dalla colazione, ed alternarli a piccoli break ripetuti che garantiscono un continuo afflusso di glucosio al cervello permettendone il corretto funzionamento.
Capita spesso infatti di perdere la concentrazione dopo interi pomeriggi di studio o di avere la sensazione che il cervello non riesca più ad inglobare e memorizzare informazioni di qualsiasi genere. È proprio questo il momento in cui il corpo ha bisogno di una spinta, di un supporto esterno per ristabilire gli equilibri. Ed è grazie a diversi alimenti che l’organismo sarà in grado di ottenere lo sprint necessario per portare a termine lo studio.
Quali sono, quindi, questi magici ingredienti che possono migliorare la concentrazione e la memoria? Esaminiamoli insieme.
Cioccolato Fondente
Studi recenti hanno dimostrato come sia in grado di migliorare la memoria, grazie all’attività antiossidante dei flavonoidi, e di contrastare gli stati infiammatori agendo da antistress. Inoltre, aumenta l’afflusso di sangue al cervello e migliora il funzionamento del sistema nervoso. È però fondamentale che non si abbondi nel mangiarlo: per migliorare la performance bastano solo 10 – 20 gr, che corrispondono ad un paio di quadratini.
È importante scegliere cioccolato con una percentuale di cacao almeno pari al 70%.
Frutta Secca
Noci, nocciole, mandorle, pistacchi e tutti i frutti oleosi, se consumati con moderazione, aiutano nel mantenimento delle prestazioni cognitive grazie alla presenza di vitamine, proteine, sali minerali ed acidi grassi essenziali. Agiscono, inoltre, contrastando l’ansia e migliorando l’umore. Anche in questo caso non bisogna esagerare: sono sufficienti 5-6 mandorle non salate.
Mele
No, una mela al giorno non toglie solamente il medico di torno. La buccia, infatti, contiene la quercetina, ovvero un potente antiossidante che rafforza la memoria. È possibile mangiarla anche cotta, ad esempio tagliata a fettine e ripassata al forno; oppure berne il succo, che racchiude le stesse proprietà benefiche.
Cereali integrali
Al contrario dei carboidrati raffinati, come il pane bianco e la pasta, che creano sonnolenza e carenza di attenzione, il grado duro, il farro, l’orzo, il miglio e l’avena sono dei potenziatori della memoria, in quanto rilasciano lentamente il glucosio nel sangue: ciò permette di mantenere la mente attiva e concentrata. Hanno inoltre un grande potere saziante.
Acqua
Last but not least! Oltre ad avere un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento dell’intero organismo sotto innumerevoli punti di vista, l’idratazione è essenziale per il mantenimento delle capacità intellettive, evitando la comparsa di stanchezza e mal di testa. Perciò è utile berne almeno 1,5/2 litri al giorno. Parallelamente bisogna evitare bibite troppo zuccherate perché l’effetto generato dall’immediato picco glicemico, limitato nel tempo, tenderà a scomparire poco dopo, aumentando al contrario la stanchezza.
E per quanto riguarda il caffè? È meglio evitarne l’overdose. Anch’esso ha un effetto eccitante momentaneo che induce la necessità di berne sempre di più, come se si entrasse in un circolo vizioso. Un’assunzione eccessiva può causare un’esacerbazione dello stress e del nervosismo che possono portare difficoltà ad addormentarsi durante la notte. Il poco riposo farà entrare il soggetto in un loop di semi-dipendenza che lo indurrà a bere nuovamente caffè per attivarsi, senza rendersi conto che è proprio la caffeina la causa della mancanza di attenzione e concentrazione.
Se però viene assunto a basse dosi e con regolarità il caffè permette un aumento della produttività, migliorando le capacità cognitive e innalzando la soglia dell’attenzione. Quindi, quanto caffè al giorno è consigliato bere? Due, massimo tre tazzine.
Mente e cibo sono dunque strettamente interconnessi: avere un corretto regime alimentare permette di incrementare le capacità cognitive, la concentrazione e la memoria. Provare per credere!