Nella notte tra Domenica 27 e Lunedì 28 marzo è andata in onda la 94esima edizione degli Academy Awards regalando, come ogni anno, momenti iconici e attimi di spettacolo puro.
Per la cerimonia di quest’anno, gli Oscar hanno tagliato dalla diretta otto premiazioni per ridurne la durata, rilasciando un montaggio di tutti i discorsi dei vincitori tra i momenti di pausa della serata. Il trionfatore indiscusso è Dune, che esce da L. A. con sei Oscar in tasca. Tutti i premi vinti sono tecnici (montaggio, scenografia, fotografia, sonoro, colonna sonora, effetti visivi), a riprova di come il film di Denis Villeneuve abbia portato gli standard cinematografici su un altro livello. Il potere del cane, con 12 candidature, arriva solo a guadagnarsi una statuetta, con il trionfo di Jane Campion per la miglior regia: è il suo secondo Oscar dopo quello del 1994 per la sceneggiatura originale di Lezioni di piano. Tralasciando il caso Smith-Rock, rimaniamo sul cinema per omaggiare il capolavoro vincitore di tre premi Oscar, Children of Deaf Adults – CODA.
Tradotto in italiano come I segni del cuore, CODA è il remake di una pellicola francese del 2014 di Eric Lartigau, regista de Gli infedeli, che all’uscita ricevette una buona accoglienza di pubblico e critica.
Nel 2021 Sian Heder rimase colpita alla visione del film e di conseguenza iniziò a studiarne la sceneggiatura, decidendo di ricreare la pellicola in versione americana. CODA ha partecipato, vincendo, al Sundance Film Festival per la categoria film drammatico, diventando così la prima pellicola della storia a portarsi a casa un Academy Award dopo aver trionfato nel più importante festival di cinema alternativo del mondo.
Nel film, Ruby è l’unico membro udente della sua famiglia; i suoi genitori e il fratello maggiore sono tutti sordi. A causa della sua famiglia Ruby è vista come un’emarginata a scuola, con tutte le sofferenze che ne conseguono. Dopo il successo al Sundance, Apple Tv acquistò i diritti del film di Heder assicurandosi un gioiellino nella proposta già ricca del servizio streaming.
All’arrivo a Hollywood, I segni del cuore aveva tre nomination in corsa tra le categorie attore non protagonista, sceneggiatura non originale e miglior film: se le è aggiudicate tutte.
Il miglior attore non protagonista è Troy Kotsur, il quale nel film interpreta il papà di Ruby. Kotsur durante il discorso ha raccontato la toccante storia del padre:
«Mio padre era il migliore nella lingua dei segni. Poi purtroppo è rimasto paralizzato dal collo in giù in un incidente stradale e non si è potuto più esprimere. Sarai sempre il mio eroe».
L’intervento dell’attore ha suscitato un’ondata di emozione in platea, che è stato accompagnato dal gesto dell’applauso nel linguaggio dei segni (con le braccia alzate sopra la testa): un momento davvero iconico della notte degli Oscar.
Per portare a casa l’ambita statuetta della miglior sceneggiatura non originale, il film ha surclassando le altre nomination più papabili, come Drive my car, anonima pellicola vincitrice del miglior film internazionale, e Il potere del cane.
La serata prosegue intermittente e si avvicina il momento più atteso della cerimonia, la proclamazione del miglior film. La categoria è colma di progetti di enorme successo, basti citare l’acchiappa tutto Dune, Don’t look up, o ancora il capolavoro di Spielberg West Side Story. Da outsider, CODA ha ribaltato il pronostico che dava per favorito Il potere del cane. Un film indipendente, dunque surclassa dei giganti del cinema, anche per via della tematica affrontata dalla pellicola: CODA porta sotto i riflettori la comunità non udente, spesso troppo trascurata dal mondo cinematografico.
Nelle sale cinematografiche, ad esempio, non accade quasi mai che un film venga riprodotto con sottotitoli annessi, risultando quindi irricevibile per un pubblico non udente. Questo costringe ad attendere l’uscita del film in streaming, per inserirli manualmente. Ma per non farlo dalle sale, basterebbe un gesto facile e inclusivo: inserire i sottotitoli in tutti i film presenti al cinema, per consegnare la settima arte ad un pubblico ancora più vasto.