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Serie A, il punto sul calciomercato tra programmazione e rivoluzione

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”

– Tancredi Falconeri ne “Il Gattopardo”

È il senso profondo del calciomercato invernale: correggere le strategie estive e le storture create dalla prima metà del campionato per sopravvivere, crescere o vincere. Non a caso viene chiamato mercato di riparazione, perché è l’ultima scialuppa di salvataggio per i club invischiati nella zona retrocessione, ma può anche essere un’arma per certificare le ambizioni europee o sistemare l’ultimo tassello in vista dell’assalto al titolo.

Nel calciomercato invernale tutto viene rivoluzionato, ma nulla cambia realmente, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche che lo regolano. E così, nel gennaio 2022, sta andando in scena un copione già visto. Krzysztof Piatek segna all’esordio con una nuova maglia in Coppa Italia, contro il Napoli. Un Genoa in piena crisi pianifica una rivoluzione dell’organico e pensa di mettere sotto contratto il suo quarto allenatore. Un talentuoso giocatore italiano (non particolarmente alto) firma un ricchissimo contratto con il Toronto FC. Il Milan ha un disperato bisogno di difensori centrali, mentre Sassuolo e Udinese acquistano sconosciuti che frutteranno loro cospicue plusvalenze.

Paradossale, quasi gattopardesco, per riprendere la citazione iniziale. I ‘botti’ non sono ancora arrivati e probabilmente non arriveranno, ma tra le operazioni chiuse finora qualche profilo intrigante c’è. Andiamo per ordine e ripercorriamo le prime due settimane del mercato più fantasioso d’Europa, quello della Serie A.

Le squadre ad aver già ufficializzato almeno un’operazione in entrata sono tredici, mentre sono solo quattro le società a non aver chiuso neanche un’operazione in uscita (lo Spezia con il mercato bloccato fa storia a sè). Se l’Inter capolista ha bloccato André Onana per luglio – arriverà a parametro zero dall’Ajax – i cugini del Milan hanno l’impellente necessità di acquistare un centrale difensivo. All’infortunio di Kjaer si sono aggiunte notizie poco confortanti per Tomori, che è sbarcato in Serie A proprio durante l’ultimo calciomercato invernale. Bloccata la cessione di Gabbia alla Sampdoria, i rossoneri stanno valutando diversi profili: Aké del Manchester City, Sarr del Chelsea, Bailly del Manchester United o Diallo del PSG, con gli ultimi due favoriti per costi e fattibilità dell’operazione. Anche il Napoli ha bussato alla porta dello United per un centrale difensivo: i partenopei hanno preso Axel Tuanzebe in prestito dai Red Devils per rimpiazzare Manolas, che ha salutato l’Italia per tornare all’Olympiakos. Nel mezzo, senza farsi troppi problemi, Lorenzo Insigne ha firmato un contratto fino al 2026 con il Toronto FC, franchigia di MLS che si è innamorato del 10 azzurro dopo averlo cercato su Transfermarkt (che storia pazzesca…).

L’Atalanta ha aggiunto Jeremie Boga al ricco arsenale offensivo di Gianpiero Gasperini: serviva fantasia, è arrivato un dribblomane impazzito. Ora, dopo il prestito di Lovato al Cagliari, Sartori dovrà lavorare sulle uscite e il Genoa è in forte pressing su Miranchuk e Piccoli. Per quanto riguarda la Juventus c’è più movimento in uscita che in entrata: sfumato Morata al Barcellona, l’Arsenal sembra interessato ad Arthur ma la priorità a centrocampo è la cessione di Ramsey. Se partisse qualcuno, Loftus-Cheek del Chelsea sarebbe un obiettivo concreto, mentre le richieste fatte da Lille e Lione per Renato Sanches e Bruno Guimaraes sono troppo elevate per le casse bianconere.

Capitolo romane. Mentre la Lazio è bloccata dall’indice di liquidità per stessa ammissione di Corrado Guzz… ehm, Maurizio Sarri (“Ma che cos’è l’indice di liquidità?! È fisicamente un indice?!), la Roma è corsa ai ripari con gli acquisti di Maitland-Niles dall’Arsenal e Sergio Oliveira dal Porto. La vera protagonista è la Fiorentina che ha piazzato il colpo Ikoné dal Lille e ha puntato sul rilancio di Piatek, che ha già segnato all’esordio contro il Napoli.

Il Toro ha aggiustato la corsia di sinistra con l’arrivo di Mohamed Fares, che arriva dal Genoa ma il cartellino è di proprietà della Lazio. Il Sassuolo ha acquistato il difensore classe 1999 Ruan Tressoldi dal Gremio, l’Empoli cerca Murru per non rischiare di arrivare in Europa, mentre il Verona ha deciso di puntare su Depaoli come vice Faraoni e il Bologna sta ancora aspettando l’occasione giusta. In zona salvezza, il Venezia si intesta il colpo più hipster con Cuisance in prestito dal Bayern Monaco ed è vicino a Luis Nani (sì, è QUEL Nani. Sì, gioca ancora). L’Udinese, invece, ha rinforzato la retroguardia con Benkovic dal Leicester.

A Genova c’è aria di rivoluzione: la Samp ha salutato Adrien Silva e Depaoli e li ha rimpiazzati con Rincon (sarà il primo a giocare i derby di Torino e Genova con quattro squadre diverse) e Conti ma non è finita qui, perché cerca un difensore, un centrocampista e un fantasista. Idem per quanto riguarda il Genoa che ha già accolto Yeboah, Calafiori, Hefti e Ostigard e sta seguendo un’altra dozzina di operazioni sia in entrata che in uscita. Chiudiamo con il Cagliari, altra squadra molto attiva su tutti i fronti: salutati Godin e Faragò, finora alla corte di Mazzarri sono arrivati Goldaniga, Lovato e Gagliano. Basteranno per centrare la salvezza? Ne parleremo tra due settimane, quando il mercato si chiuderà e la parola ripasserà al campo.